Nel cercare di fare la scacchiera mi sono posta come elemento di riferimento l'assenza di definizione spaziale che usa la continuità come collante : ho tentato di riprodurre , aiutandomi con gli stessi plastici prova di Ito,degli elementi che si confondessero tra loro, non definendosi avvicendevolmente come i perimetri l'uno dell'altro ma come MEMBRANE che si connettessero tra loro senza riuscire a definire l'inizio e la fine di ciascuna.
Plastico Ito e Branzi
domenica 21 aprile 2013
martedì 9 aprile 2013
Dove finisce L'Io....e comincia Google. (Fonti scelte)
LIBRO SCELTO : ARCHITETTURA DELLA MANTE DI TESCIONE
Il libro sinteticamente cerca di ripercorrere quelle che
sono le caratteristiche del processo progettuale architettonico con quelle che
sono le dinamiche di costruzione e conoscenza dell’io.
Vengono posti secondo un parallelismo tra realtà interna ed
esterna i concetti di spazio percezione volume e vuoto che vengono colti nella loro
dualità esistenziale tramite le citazioni di S.Freud .
Quando Freud, mette in evidenza Tescione , dice “ lo spazio
può essere la proiezione dell’estensione dell’apparato psichico” instaura una
relazione diretta con quella che è la costruzione della coscienza tramite lo
spazio fisico a cui viene data una connotazione personale delle sua valenza.
Quando ci si rapporta con l’oggetto al di là di esso si
instaura un processo illusorio personale.
Nel libro Tescione più che palesare le affinità tra
costruzione dell’io e architettura, spiega quello che Freud intende utilizzando per lo più vocaboli soliti dell’ambiente architettonico
che rendono perfettamente l’idea di quello che sta accadendo, ed è da qui che trae
conseguenziale conclusione il lettore posto difronte la questione “l’architettura
come la intendiamo, e l’architettura della mente ,quanto sono distanti?
La parte da me scelta sul libro indicato dal prof. è l’ottava
parte “La rivoluzione informatica dopo il 2001”
Nel capitolo viene spiegato come la ricerca e il mondo dell’informatica
e del net abbia completamente cambiato il modo di vivere percepire e
interagire.
La sfida è utilizzare lo strumento dell’ hi- tech come
interrogazione profonda , l information tecnology intesa come materializzazione
dello spirito.
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